Ambrosia

Ti racconto cosa accadde...
La prima immagine che ho è  vicino ad un locale dove ci siamo dati appuntamento, La prima immagine che ho è  vicino ad un locale dove ci siamo dati appuntamento, verso le 19.00, di modo che mi potevi portare al laghetto ad ammirare la natura. Tu arrivi bellissima,  con un abito che ti sta da dio,  gonna sopra il ginocchio,  la parte sopra tutta aperta sulla schiena,  si capisce che sei senza reggiseno e si capisce benissimo che hai un seno dirompente, un bel paio di sandali con un tacco e un bel plateau. Io ti attendo fuori la mia macchina,  quando ti vedo, riesco a malapena a controllare un' erezione molto potente. Ci salutiamo con un bel bacio, casto sulla guancia,  d'altronde è la prima volta che ci vediamo.  Ti apro la portiera,  tu sfoggi un bel sorriso,  sali mentre io con una mano ti aiuto ad accomodati,  tu sposti  prima la gamba sinistra, lasciando la destra fuori,  in questo modo ,  di striscio posso vedere la tua bincheria,  bianca con un bel pizzo nella parte superiore,  tu porti dentro pure la destra ed io chiudo la portiera. Mentre vado verso il posto di guida faccio un bel respiro,  non vorrei che tu vedessi l'effetto che fai.  Andiamo verso il lago,  parlando del più e del meno,  cerco di evitare di guardarti il seno e le cosce, ma non è  facile, infatti tu te ne accorgi.  Parcheggio l'auto e  mi fai strada verso una zona che mi descrivi essere un piccolo paradiso. Ogni tanto ci fermiamo,  tu mi indichi dei posti piuttosto che animali,  mi fai da cicerone,  io ti ascolto aprofittando di queste soste per avvicinarmi e sentire il tuo odore,  ma anche per avvicinarmi fisicamente e cercare un contatto che tu ogni volta eviti con un sorriso.  Sai bene quello che mi provochi, giochi con il mio desiderio e con l'erezione che ormai è costante.  Finalmente arriviamo al luogo che mi hai detto,  io non resisto più mi avvicino da dietro, tu cerchi di allontanarti ma questa volta ti fermo,  mi appoggio con il mio petto sulla tua schiena,  ti faccio sentire sul tuo lato b la durezza delle mie voglie...
Con la faccia mi avvicino al tuo collo, nella parte laterale e con la mano  sinistra la infilo tra i tuoi capelli, li afferro deciso,  ti faccio piegare la testa verso sinistra ed affondo la bocca sul tuo collo.  Tu con il sorriso mi chiedi che sto facendo ed io semplicemente mi porto con la bocca sulle tue labbra e  ti passo la mia lingua su di loro...
Capisci quello che desidero e  da come rispondi al bacio capisco che lo vuoi pure tu.  Con la mano  destra scendo sulla tua schiena,  scendo ancora sui glutei  non mi fermo,  scendo ancora fino a superare la tua gonna ed entro con la mano nel tuo interno coscia,  salgo lentamente,  tanto salgo io,  tanto allarghi tu le cosce,  ti sussurro nell'orecchio se mi devo fermare, tu guardandomi mi dici,  scopami! 
Io ubbidisco,  comincio a strusciare la mano  sulla tua biancheria ,  sento il tessuto diventare sempre più umido allora mi abbasso prendo le mutandine e le sfilo,  le appoggio sul steccato, mi guardo attorno,  c'è  un tavolo con delle panche, ti prendo per mano e ti conducono fino li mi levò la maglia la appoggio sul tavolo.  Ti faccio distendere così ho davanti a me la tua figa,  stupenda,  bagnata,  molto bagnata.  Mi avvicino con la bocca la bacio,  la lecco entrando sempre di più dal basso verso l'alto,  arrivo al tuo clitoride. È lì davanti a me, lo lecco,  ci passo oltre poi lasciando fuori la lingua scendo e risalgo...
Lo colpisco  salendo con le papille gustative,  poi con la parte posteriore, comincio questo  gioco e  lo porto avanti per un pò.
... tu ansimi!
Il tuo gemere accompagna e ritma il movimento del tuo corpo che voglioso incontra la mia lingua, le mani serrano i tuoi glutei tondi e vellutati come una pesca e il succo che cola dalla figa, lo raccolgo ghiotto... sei profumo, nettare degli dei.